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Favorire l'integrazione e lo scambio di conoscenze tra ambiti diversi è uno degli obiettivi di RIAS. La grande partecipazione e la variegata provenienza degli oltre 700 iscritti ci impegna a proseguire in questa direzione. Webinar - Inquinamento atmosferico e COVID-19 23 giugno 2020 Introduzione

Il webinar "Inquinamento atmosferico e COVID-19" è organizzato in collaborazione con l'Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE) ed è parte del programma CCM2018 del Ministero della Salute "RIAS" (Rete Italiana Ambiente e Salute - rias.epiprev.it) con l'obiettivo di soddisfare i bisogni di conoscenza degli operatori del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e del Sistema Nazionale a rete per la protezione dell'ambiente (SNPA) sui temi della relazione tra esposizioni ambientali e salute.

Il webinar tratta della relazione tra ambiente e salute nel contesto dell'epidemia da COVID-19 con particolare riferimento al ruolo dell'inquinamento atmosferico. Con un approccio interdisciplinare sono affrontati i temi della plausibilità biologica, delle evidenze disponibili e di aspetti metodologici nell'ambito dell'epidemiologia ambientale.

Programma 14.30 - 14.40 - E. Migliore. Introduzione (slide, clicca sul video qui a finaco e vai al minuto 0h 02' 00'') 14.40 - 14.55 - A. Colacci. Plausibilità biologica (slide, clicca sul video qui a finaco e vai al minuto 0h 11' 20'') 14.55 - 15.10 - A. Ranzi. Le evidenze (slide, clicca sul video qui a finaco e vai al minuto 0h 31' 50'') 15.10 - 15.20 - G. Cattani. L'inquinamento atmosferico nel periodo pre e post lockdown (slide, clicca sul video qui a finaco e vai al minuto 0h 51' 45'') 15.20 - 15.30 - M. Stafoggia. Disegni di studio (slide, clicca sul video qui a finaco e vai al minuto 1h 08' 00'') 15.30 - 15.40 - L. Richiardi. Fonti di distorsione (slide, clicca sul video qui a finaco e vai al minuto 1h 27' 20'') 15.40 - 15.50 - I. Iavarone. Lo studio epidemiologico nazionale EpiCovAir (slide, clicca sul video qui a finaco e vai al minuto 1h 38' 40'') 15.50 - 16.00 - C. Ancona. Gli studi regionali CCM RIAS (slide, clicca sul video qui a finaco e vai al minuto 1h 52' 45'') 16.00 - 16.30 - A&Q (clicca sul video qui a finaco e vai al minuto 2h 04' 35'') Questions & AnswersDomande rivolte dai partecipanti ai relatori Domanda. G. LANZANI: Si sa se l'utilizzo di ACE inibitori per il controllo pressorio abbia un effetto di potenziamento o difesa?Risposta. A. COLACCI: È una delle domande a cui è più difficile dare una risposta. Poiché i farmaci  sono o inibitori ACE (agiscono quindi sulla produzione di Ang II) o inibitori (bloccanti) del recettore AT1, si potrebbe dire che sono protettivi perché impediscono un eccessivo accumulo di angiotensina 2. Tuttavia, dall'analisi dei dati molecolari sembra che ci sia una via di  produzione  di citochine indipendente dall?accumulo di angiotensina 2 e si potrebbe, quindi, pensare che siano ininfluenti. Abbiamo, però, in programma uno studio indirizzato proprio a chiarire questo punto.Domanda. D. PALLOTTA: Se è possibile e plausibile che il particolato possa svolgere un ruolo nel processo di infiammazione sostenuto da SARS - COV 2 sulla base delle interazioni molecolari e un' ipotesi verosimile che in Lombardia e nelle aree in cui il particolato è molto presente il numero alto di persone con patologie gravi, conseguenza del contagio, sia anche dovuto a tale concentrazione di particolato? Sono in corso studi per verificare quali patologie specifiche derivano dall' interazione molecolare? Se fossero tali studi validati sarebbe una ulteriore ragione per ridurre il particolato nell' atmosfera, confermate?Risposta. A. COLACCI: Sono in corso studi per verificare questo aspetto sia sperimentali che epidemiologici.Domanda. L. ZANINO (pediatra): Dal punto di vista delle interazioni molecolari come viene ipotizzata la minor suscettibilità all'infezione dei bambini? Risposta. A. COLACCI: la nostra ipotesi è l'elevata espressione del recettore AT2 nel feto (protettivo nei neonati) e nei bambini. Pensiamo che la graduale scomparsa del recettore (poco presente negli adulti) possa portare a quegli effetti di vasculiti periferiche (kawasaki-like) che sono stati riportati.Domanda. M. GESTRO: Dalla visione delle diapositive sul duplice meccanismo di attivazione della disintegrina, senza trascurare l'effetto cumulativo di una esposizione cronica al PM 2,5, non trova più importante l'effetto short-term di un picco di PM 2,5 nello sviluppo di uno stato iperinfiammatorio?Risposta. A. COLACCI: La risposta infiammatoria è una risposta difensiva, mediata dal sistema immunitario. È solo il perdurare dello stimolo a determinare una risposta immunitaria aberrante con la produzione di citochine diverse da quelle iniziali (per esempio IL-6) che fanno insorgere gli effetti avversi di origine infiammatoria (disfunzione dell'endotelio, aberrazione della cascata di coagulazione etc.) Relatori

Carla Ancona - Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, ASL RM1 Giorgio Cattani - Istituto Superiore Protezione Ambientale Annamaria Colacci - Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'Emilia-Romagna Ivano Iavarone - Istituto Superiore di Sanità Enrica Migliore - Università degli Studi di Torino e CPO Piemonte Andrea Ranzi - Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'Emilia-Romagna Lorenzo Richiardi - Università degli Studi di Torino e CPO Piemonte Massimo Stafoggia - Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, ASL RM1

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WEBINAR 23 GIUGNO 2020 | RIAS - Rete Italiana Ambiente e Salute
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LA MAPPA DELLA RETE ITALIANA AMBIENTE SALUTE

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